Mura di Amelia: 10 anni dal crollo

Ricorrono oggi dieci anni dal crollo delle mura di Amelia ed è proprio di questi giorni la notizia di un ulteriore finanziamento dal MIBACT di 800 mila euro che sommato al precedente milione e 150 mila euro della Regione permette di arrivare a quasi due milioni.

Secondo il M5S, tale cifra risulta congrua con i costi di restauro del tratto di mura crollato, al ripristino degli orti, alla regolamentazione delle acque di risulta e alla copertura delle emergenze archeologiche individuate. Questa risulta essere l’unica soluzione concreta e definitiva nel rispetto del valore dei luoghi e contro lo sperpero di denaro pubblico che ha prodotto fin ora solo devastazioni.

Ricordiamo che ad oggi abbiamo soltanto un mero stralcio funzionale di intervento, non un progetto, che impone ai tratti di mura ancora in piedi ben 57 tiranti metallici assolutamente incompatibili esteticamente e filologicamente con le antiche tecniche di costruzione, così come le Soprintendenze delle Belle Arti e del Paesaggio e Archeologica hanno evidenziato imponendo prescrizioni sostanziali e discutendo l’adeguatezza di competenza dello studio progettista. Ci teniamo a sottolineare chel’ufficio Opere Pubbliche della Regione quando non si occupa di strade ma di restauri di Beni Culturali è sotto il controllo del MIBACT attraverso le Soprintendenze e non altrimenti.

Intorno a questo va sottolineata la mancanza di informativa da parte dell’amministrazione comunale in scadenza. La gestione dei lavori per le mura sarà uno dei banchi di prova per il Sindaco uscente Maraga al quale chiediamo un confronto pubblico con la cittadinanza per informare tutti su costi e prospettive per le mura di Amelia.

Sono passati dieci anni, ci sono i soldi ma sembra mancare proprio l’intenzione
di fare la cosa prioritaria e definitiva. Restaurare le mura crollate.

Stefano Lucidi,
Portavoce M5S
Senato della Repubblica

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