Chiarezza sulla struttura semplice di chirurgia robotica a Spoleto

Ho presentato un’interrogazione con risposta scritta in cui chiedo alla Giunta quale sia la vera strategia programmatica per la Struttura Semplice Dipartimentale di robotica nell’ospedale di Spoleto
 All’Esecutivo di Palazzo Donini domando anche quali siano i tempi previsti per un’autentica ottimizzazione del lavoro nella chirurgia dell’ospedale di Spoleto così da garantire l’operatività degna del bacino di utenza, rappresentato dalla città diSpoleto e dalle zone limitrofe, Valnerina inclusa.
Ripercorriamo le tappe che hanno portato al conferimento dell’incarico di direzione di Unità Operativa Complessa di Chirurgia Generale di Spoleto:
  1. il bando è stato vinto da un professionista mentre il quinto arrivato nella graduatoria, in un primo momento, ha presentato un esposto al Tar per presunte irregolarità, per poi ritirarlo successivamente;
  2. Il Tar, comunque, il 4 agosto scorso ha emesso una sentenza sul concorso rilevando che l’esposto presentato e poi ritirato ‘non è manifestamente infondato per incongruenze nei criteri del bando e la valutazione dei candidati ed incongruenze nei punteggi assegnati agli stessi candidati’.
  3. Il Tar evidenzia delle incongruenze in capo alla commissione esaminatrice, a cominciare dalla valutazione deicurriculum. In particolare, i giudici rilevano incongruità ‘con riferimento al punteggio attribuito per le istituzioni presso le quali i candidati hanno prestato la loro attività, per la posizione funzionale e per la tipologia qualitativa e quantitativa delle prestazioni […], nell’ambito delle modalità di valutazione delle capacità professionali sia con riferimento alla predisposizione delle domande sia con riguardo all’attribuzione dei punteggi, non essendo immediatamente percettibili dalle motivazioni i 30 punti attribuiti al ricorrente e i 49 punti attribuiti al controinteressato’.
Per questo chiediamo alla Giunta se ci sia una reale volontà di approfondire le incongruenze legate al bando, anche per rimuovere ombre e sospetti sullo stesso avviso.
Il reparto di chirurgia generale del San Matteo degli Infermi di Spoleto è stato da sempre un fiore all’occhiello della sanità umbra e che ha continuato ad espletare un servizio ottimo, nonostante la carenza di organico e la mancanza del primario di riferimento. Un punto di riferimento per un territorio vasto della Valle umbra Sud, comprendente anche la Valnerina”. Ad oggi esiste già un reparto di chirurgia robotica al Santa Maria di Terni, distante circa 30 chilometri dall’ospedale questa interrogazione è stata scritta in un’ottica di ottimizzazione della rete sanitaria regionale che deve puntare alla riduzione degli sprechi e dei reparti doppioni.
Andrea LIberati,
Capogruppo M5S
Consiglio regionale
(Fonte: www.liberatiumbria.it)

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