Eskigel: una diga che rischia di tracimare

Le nostre piccole vite sono davvero nulla rispetto alla necessità di recare una testimonianza alta di vicinanza alle tante, troppe persone che si sentono defraudate nei loro diritti e insultate nella loro dignità, in Umbria e in Italia.

Gelo o non gelo, noi portavoce del M5S saremo presto a offrire il nostro corpo, viste le ignobili decisioni assunte contro i lavoratori da una multinazionale anglo-tedesca, posseduta a sua volta dalla francese PAI. 

Stiamo parlando della Eskigel che, attraverso una cooperativa (peraltro diretta da un ex sindacalista ed ex sindaco PD), da quest’anno taglierà i salari dei dipendenti del 30% e forse più, facendo così assumere donne e uomini da un soggetto esterno, disintegrando infine le certezze economiche e previdenziali dei lavoratori.

Stando ai bilanci, Eskigel peraltro macina tuttora utili multimilionari grazie alla straordinaria visione industriale dell’ex titolare e di quelle stesse famiglie di lavoratori oggi offese, persone che, negli anni, hanno costruito un patrimonio produttivo unico in Italia, capace di produrre ed esportare alimenti di qualità in tutto il mondo. Un vanto per l’Italia intera.

Qui abbiamo un’emblematica mail pervenuta allo scrivente. E’ il 4 dicembre 2015: l’ex proprietario italiano, rimasto fino ad allora in azienda, rivolgendosi ai lavoratori lascia clamorosamente e definitivamente Eskigel, la propria creatura, sbattendo la porta per il contegno assunto dai nuovi dirigenti R&R-Gruppo PAI proprio nei confronti delle maestranze.

Quel che sta accadendo rappresenta per tutti noi una vergogna assoluta. E soprattutto un precedente gravissimo: per il M5S si tratta di un caso nazionale.

Contro tutto questo, contro una simile deriva, dimostreremo assai presto in loco e in ogni sede a lorsignori che ancora esiste un popolo attivo, capace di difendere diritti e tutele.

Andrea Liberati,
Capogruppo M5S
Consiglio regionale Umbria

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