Elettrocarbonium/SGL, un anno dopo

E’ ormai trascorso un anno dalla parata dell’auditorium di San Domenico a Narni, quando politica, sindacato e alta burocrazia presentarono urbi et orbi il cosiddetto progetto ‘Morex’.

Il 27 gennaio 2015 i giornali avevano già reso noto il presunto ‘passaggio’ della SGL a Morex, “avvenuto presso uno studio legale di Bari”. Aggiunsero poi che “dopo continui rinvii, che avevano tenuto con il fiato sospeso forze politiche e sociali, con i lavoratori esasperati e delusi per il tira e molla, e che aveva fatto salire l’adrenalina, si è posta la parola fine alla vicenda, che consente il rilancio dello stabilimento di Narni Scalo“.

Ha il suono della beffa rileggere oggi le cronache di allora, soprattutto perché oggi, al Ministero dello Sviluppo Economico, si cerca ancora il fantomatico piano industriale ed economico della Morex, piano che gli Enti Locali e la Regione dichiararono però di aver visto, mentre il Ministero no. Ma come è possibile? Chi ha esaminato cosa? E soprattutto: le Istituzioni regionali e gli Enti Locali valutarono la controversa capacità finanziaria dell’azienda subentrante?

Sarebbe poi interessante capire dove sia finito l’economista e politico Nicola Rossi,temporaneamente ‘scongelato’ per intervenire alla citata parata: Rossi infatti doveva predisporre i programmi Morex. Ma quali, di grazia?

E quali somme -e per quali finalità- sono state fin qui erogate da SGL a Morex? Quanto denaro fresco è stato riversato in Elettro dalla nuova proprietà attraverso risorse proprie? Bisogna infatti sapere che il personale -quello rimasto- grazie a una serie di sgravi, già presenta costi bassi, eppure non hanno ricevuto il salario; alcune ditte esterne stanno inoltre fallendo per mancati pagamenti, mentre i costi di alcune utenze non sarebbero stati corrisposti. E’ serio tutto ciò?

E che dire di quei tetti e di quegli impianti Elettro connotati da presenza di amianto? Perché le forze politiche e sindacali non si attivano rapidamente per tutelare coloro che, fortemente esposti per lungo tempo, meriterebbero de jure la premialità previdenziale e un eventuale scivolo, conformemente alle leggi vigenti?

Queste e altre le riflessioni raccolte dal M5S, ascoltando le maestranze aziendali. Riflessioni che, quali portavoce dei cittadini, riteniamo utile diffondere a beneficio dell’intera comunità.

Andrea Liberati,
Capogruppo M5S
Consiglio regionale Umbria

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