La vicenda della storica azienda Eskigel di Terni, assorbita nel 2012 dalla multinazionale R&R Ice Cream che opera nella produzione di gelati industriali, non sembra preoccupare il Governo.
Due mesi fa in Commissione Lavoro è stata da me presentata un’interrogazione nella quale si chiedeva un tavolo di confronto che portasse ad un ripensamento delle scelte aziendali sulla prospettata ‘esternalizzazione’, tramite agenzia interinale, ai danni dei 400 stagionali. Il ministero del Lavoro, per tutta risposta, si è limitato semplicemente a garantire il monitoraggio della corretta applicazione delle disposizioni di legge e del contratto collettivo.
Questo ennesimo dramma occupazionale, di risalto regionale e nazionale, è l’emblema delnuovo caporalato, poiché si basa sull’esternalizzazione di pezzi di attività allecooperative amiche dei politici, favorevoli dei diritti al ribasso. Si tratta di dipendenti stagionali della Eskigel, riassunti con contratto a termine tramite il consorzio diretto da un ex sindacalista ed ex sindaco del PD. Attraverso questa manovra, i salari dei dipendenti sono stati tagliati del 30 per cento, con stipendi in busta paga decurtati di 300-500 euro, il tutto svolgendo le stesse mansioni.
E’ un andamento gravissimo soprattutto perchè Catiuscia Marini, presidente di Regione e dirigente di Legacoop, è in pieno conflitto di interessi, come lo è lo stesso ministro del lavoro Poletti. Tutto ciò va ad alimentare un sistema corporativistico in cui multinazionali, cooperative rosse e politica vanno a braccetto.
L’episodio rappresenta una manovra unilaterale della multinazionale anglosassone R&R diterziarizzare i dipendenti e darli in mano alla cooperativa ‘amica’. I dipendenti sono costretti, sotto ricatto, ad accettare i vincoli posti loro: o si lavora a queste condizioni, oppure tutti a casa. Tale situazione è una piaga nazionale che riguarda l’Umbria e altre parti d’Italia, dove è diffuso questo vergognoso sistema.
Tiziana Ciprini,
Portavoce M5S
Camera dei Deputati