Sanità ad Amelia: ognuno si assuma le proprie responsabilità

Sanità ad Amelia: ognuno si assuma le proprie responsabilità

Ieri in Consiglio Comunale è stato discussa ed approvata con il voto favorevole della maggioranza e l’ASTENSIONE dell’unico “superstite” di “Vivere Amelia”, una mozione del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle sui servizi sanitari del nostro comune.
La mozione frutto del lavoro e dell’approfondimento fatto dal Movimento con gli operatori sanitari, i medici e degli incontri avuti insieme al “Comitato dell’ospedale”, di cui facciamo parte, che da anni si batte per la salvaguardia del nostro nosocomio con il Direttore generale della USL 2 e l’Assessore regionale alla Sanità, con la partecipazione anche delle altre forze politiche, impegna il Consiglio stesso e la Giunta ad una serie di richieste puntuali e circostanziate per il rilancio e la riorganizzazione dei servizi sanitari del territorio. Richieste e le relative risposte che dovranno essere fatte ufficialmente e di persona, in un Consiglio Comunale aperto da tenersi entro e non oltre il mese di gennaio, dal Direttore della USL stesso Dott. Imolo Fiaschini e dall’assessore alla Salute Dott. Luca Barberini.
In particolare modo si chiede di:
1) UFFICIALIZZARE le tempistiche e le modalità di finanziamento del nuovo ospedale comprensoriale, compiuti tutti gli atti propedeutici alla sua realizzazione (espropri), stabilito un crono-programma dei lavori il cui inizio non può essere procrastinato ad oltre il 2017;
2) IMPEGNARE la Direzione Generale nell’attesa della realizzazione del nuovo ospedale, qualora avvenga, affinché l’attuale struttura del S. Maria dei Laici inverta il processo di smantellamento dei servizi e delle strutture in atto da anni e che si proceda ad un POTENZIAMENTO DELLE PRESTAZIONI DI CHIRURGIA AMBULATORIALE E “DAY SURGERY”, tramite il rafforzamento delle prestazioni in campo oculistico e l’implementazione di nuove specialità chirurgiche anche itineranti, dando attuazione alla delibera del D.G. sopracitata, in maniera di utilizzare appieno le sale operatorie esistenti;
3) GARANTIRE INVESTIMENTI in termini di strutture e personale per la ricostituzione del servizio di “WEEK SURGERY” nel caso che non ci siano risposte sicure anche nei tempi riguardo alla realizzazione dell’ospedale comprensoriale;
4) RAFFORZARE il servizio riabilitativo neuromotorio e cardiologico e del servizio di dialisi;
5) RIPRISTINARE LA PIENA FUNZIONALITÀ DEL SERVIZIO ONCOLOGICO, inaugurato poco prima dellʼelezioni regionali ed attualmente non utilizzato;
6) INCREMENTARE E RAZIONALIZZARE I SERVIZI TERRITORIALI ed in particolar modo rispetto al progetto della “CASA DELLA SALUTE”, che ad oggi come si evince dalle delibere approvate è un mero assembramento delle strutture già esistenti (PES – Consultorio – uffici USL), si chiede una pausa di riflessione indipendentemente dal cammino già svolto per ascoltare i cittadini, gli operatori sanitari, i medici condotti, i pediatri e costruire insieme una proposta di ampio respiro in grado per esempio di eliminare viaggi difficili se non impossibili a quella fascia di persone, spesso anziane, che devono fare degli esami diagnostici dʼurgenza; pensare di fare un tale investimento a fondo perso (visto che la struttura sarà costruita da un privato che manterrà la proprietà a fronte di un affitto oneroso, circa 200.000 euro l’anno, per le casse pubbliche) solo per razionalizzare logisticamente i servizi offerti senza affrontare il problema di come restituire una risposta migliore alle reali esigenze sanitarie territoriali è un non senso che pagheremo per decenni.

Infine si chiede al Sindaco di SOLLECITARE la Regione dell’Umbria per lo SBLOCCO IMMEDIATO dell’iter concorsuale per l’apertura della QUARTA FARMACIA e contestualmente modificarne l’ubicazione e cioè che avvenga ad Amelia in una zona i cui servizi siano facilmente fruibili dalla parte della cittadinanza e che possa consentire a chi investe una redditività. San Lorenzo è un esempio di queste caratteristiche.

Il PD, nella persona dell’ex assessore Luciano Renzi, nonostante avesse avuto la mozione in anticipo proprio per addivenire ad un accordo unitario nell’interesse di tutti gli amerini, i cittadini del territorio che usufruiscono dei servizi ed i lavoratori del comparto, nonostante che il testo sia stato aggiustato in maniera concorde, durante il Consiglio, proprio per accogliere le richieste dello stesso e del suo partito di non urtare la suscettibilità dei propri capi in regione, al momento del voto si è sfilato dall’accordo, forse ritenendo troppo avanzate e di buon senso le richieste in questione.

Appare quindi ancora più evidente, se mai ce ne fosse bisogno, il motivo di questi venticinque anni di ritardo nella costruzione del nuovo ospedale comprensoriale e nella riorganizzazione in maniera funzionale ed efficiente della sanità del territorio.

Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle

Gianfranco Chieruzzi e Romano Banella

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *