La vecchia storia del “Nuovo ospedale”. Impegni vaghi, solite chiacchiere e silenzio assoluto

Amelia, 30 marzo 2017
Le solite chiacchiere non si consumano mai, vanno bene per ogni occasione e servono per non rispondere alle richieste concrete. Nella recente seduta del Consiglio Comunale incentrata sull’organizzazione dei servizi sanitari in Amelia, al quale sono stati invitati l’Assessore Regionale alla Sanità Luca Barberini e il Direttore Generale dell’ ASL 2 Imolo Fiaschini, abbiamo portato in sede Consiliare le istanze e le preoccupazioni della cittadinanza, ricordando ancora una volta lo stato di semi-abbandono del nostro territorio nel quale, per fare un esempio, da trent’anni si parla di “ospedale nuovo”, mentre in altre zone si costruisce, si adegua, si migliora…

Nei giorni scorsi abbiamo letto trionfanti comunicati annuncianti la costruzione del nuovo ospedale: portando a riprova accordi ministeriali e delibere dell’Asl.
Ne siamo felici, come tutti i cittadini del distretto Narni-Amelia, lasciati per ultimi dalla Regione nella riorganizzazione e nell’ammodernamento della Sanità umbra.
In aula, però, abbiamo ricordato che di delibere, progetti, decreti, determine e inutili carte varie ne sono passate a montagne. Ci si potrebbe costruire l’ospedale stesso o alimentare l’inceneritore di San Pellegrino che si trova a 50 metri dal sito dove dovrebbe sorgere.
Vogliamo e abbiamo chiesto fatti, non solo sul nuovo ospedale, che se mai sarà, non verrà terminato, nella migliore delle ipotesi, prima di cinque o sei anni ma soprattutto sull’attuale Presidio Ospedaliero di Narni-Amelia e sui servizi sanitari in genere.
Abbiamo:

  • denunciato la chiusura del tanto sbandierato reparto oncologico di Amelia chiedendone l’immediata riapertura;
  • ricordato la cronica mancanza di medici e infermieri nel reparto di medicina, che sottopone il personale sanitario a turni stressanti e mette a rischio la piena operatività dello stesso;
  • chiesto ambulanze dotate di terapie intensive mobili per attuare procedure di rianimazione di alto livello per i casi più gravi del nostro vasto e frammentato territorio;
  • chiesto maggiore dotazione e stabilità di medici per il reparto di riabilitazione sottoposto a un turnover reiterato,
  • chiesto il potenziamento delle prestazioni chirurgiche anche in previsione dell’ospedale che verrà ed in accordo con i protocolli firmati;
  • chiesto un miglioramento sostanziale del progetto di Casa della Salute per far fronte al deficit di servizi sanitari sul territorio dove tra “I medici di medicina generale e gli ospedali c’è di mezzo il nulla” come affermato dal dottor Giorgio Sensini, medico ed ex sindaco di Amelia;

Per tutta risposta abbiamo ricevuto solo, nella migliore delle ipotesi, impegni parziali, generici e rimandati al futuro, se non il silenzio assoluto.
Non siamo assolutamente soddisfatti, (e come potremmo esserlo!) come cittadini di un territorio a cui in questi decenni è stato chiesto tanto e restituito niente, se non vacue promesse.
Mancano le strutture, gli specialisti, la diagnostica… I posti letto sono sotto la soglia di legge perché il loro numero sottodimensionato serve alla nostra Regione per bilanciare lo sforamento del limite che c’è nel nord dell’Umbria, così possono presentarsi di fronte al Governo con i numeri in regola.

TUTTO QUESTO NON LO POSSIAMO PIU’ TOLLERARE, PER UNA QUESTIONE DI DIGNITA’ E DI RISPETTO PER NOI STESSI!

Gianfranco Chieruzzi, Romano Banella
Movimento 5 Stelle Amelia

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