Negli ultimi mesi ben 26 impianti di riciclo, compostaggio e trattamento meccanico-selezione , depositi e discariche di rifiuti sono andati a fuoco.
Su questi roghi il Movimento 5 Stelle vuole vederci chiaro. Stefano Vignaroli, vice presidente della Commissione d’inchiesta sul ciclo illecito dei rifiuti porterà all’ attenzione della Commissione un dossier per verificare se esiste un nesso che lega questi incendi e l’eventuale dolo oppure si tratta di semplici incidenti.
Da anni infatti in Italia lobby di discariche e inceneritori ed ecomafie giocano una sporchissima guerra dei rifiuti senza esclusione di colpi.
Rifiuti, che sono materie post consumo che oggi potrebbero essere tutte riciclate e inviate a compostaggio, ma per sporchi interessi trovano altre strade come la combustione o il seppellimento, danneggiando oltre che la salute umana anche l’economia virtuosa.
Per renderci conto di quello di cui stiamo parlando ecco un elenco degli ultimi incendi a impianti di riciclo, compostaggio, trattamento a freddo e discariche.
9 agosto 2015: a fuoco la discarica di Gaggio Montano (Bo) gestita da Cosea, che è l’unica società di servizi ambientali non inglobata ad Hera nel bolognese. I tecnici parlano di autocombustione.
2 agosto 2015: ad Aviano (Pordenone) va a fuoco l’ impianto Snua. L’incendio ha mandato in fumo plastica da riciclare. Si è trattato del secondo rogo in pochi mesi in questo impianto di trattamento rifiuti e compostaggio.
In Campania a Giugliano negli ultimi mesi sono andate a fuoco 4 discariche su 5 gestite dal Commissario. Con il forte sospetto che dietro questi roghi ci sia la mano dei clan . In ballo ci sono le bonifiche di questi terreni inquinati della ‘Terra dei Fuochi’.
Dopo la nostra denuncia, ripresa da Il Fatto Quotidiano, sono giunte altre segnalazioni importantissime dal territorio. Che raggiungono così il numero di 26 in tutta Italia.
In Piemonte e Umbria da aprile ad oggi si sono infatti registrati i seguenti incidendi sempre ad impianti rifiuti.