Scomode verità nascoste: riesplode la questione morale in Umbria

Capiamo che Catiuscia Marini sia adusa a nascondere certe scomode verità, ma quel che è accaduto ieri ha superato ogni limite di decenza: la Giunta regionale ha infatti coperto un’informazione cruciale, tenendola riservata per l’intera seduta di un’Assemblea spesso turbolenta proprio a motivo del contegno cinicamente omissivo della Giunta.

Una verità tanto imbarazzante che solo alle 19, dopo otto ore e mezzo di parole, in un’Aula semideserta, è stata finaliter diffusa dall’assessore Bartolini, rispondendo a unapuntuale interrogazione M5S: ebbene sì, uno dei dirigenti apicali sanitari nominati da Catiuscia Marini è effettivamente oggetto di indagini per presunti reati contro la P.A., come noi avevamo segnalato per primi, nell’incredulità generale.

Ora, delle due l’una: o la Marini davvero non sapeva alcunché -ma allora avremmo un presidente di Regione sprovveduto– oppure sapeva e ha scientemente mentito esclusivamente per tentare distrappare una fiducia immeritata e falsata: una condotta puerile che avrà ulteriori conseguenze da parte del M5S, con nuove e più larghe azioni ispettive sull’argomento.

Il dato relativo allo status giudiziario di Dal Maso, neocapo dell’Azienda ospedaliera di Terni, sarebbe infatti stato decisivo anche alla luce della sfiducia di fatto che il Consiglio aveva giàespresso alla Giunta sulla recente nomina del numero uno della Sanità umbra, Walter Orlandi,da decenni a capo di un servizio pubblico ormai in crisi strutturale, come attestato da tutte le statistiche anche di rango governativo.

Walter Orlandi, dirigente regionale e anomalo finanziatore elettorale della Mariniè stato delegittimato dall’Aula e dovrebbe trarne le conseguenze al più presto; allo stesso modo dovrebbe comportarsi il numero uno dell’Azienda Ospedaliera di Terni, Maurizio Dal Maso,evitando all’Aula nuovi stucchevoli teatrini.

Catiuscia Marini non ha comunque perso occasione per mostrare ancora una volta totale mancanza di rispetto nei confronti dei consiglieri eletti, trattati come minus habentes: a fronte di un problema doverosamente rappresentato dal M5S, questi ha risposto con glaciale indifferenza,assordanti silenzi, bugie, omissioni oppure rivelazioni assolutamente intempestive. Ecco dunque riesplodere la questione morale in Umbria!

Il M5S ora chiederà non soltanto ampi monitoraggi sullo status giudiziario degli apicali della P.A. e della politica regionale, ma presenterà anche una mozione sul caso Dal Maso, fondata su assunti tardivamente emersi.

Non finisce dunque qui: così prosegue il nostro cammino per restituire verità e trasparenza ai cittadini

Andrea Liberati,
Capogruppo M5S
Consiglio regionale Umbria

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