“Merda di Commissario”
Sessant’anni fa Piero Manzoni sigillava 90 scatolette e le etichettava con la scritta “merda d’artista”, per poi rivenderle a peso d’oro. Un’opera d’arte che “voleva svelare i meccanismi e le contraddizioni del sistema dell’arte contemporanea” (Wikipedia); oggi Vittorio Sgarbi Assessore alla Cultura della Regione Sicilia, candidato al Senato della Repubblica, nonché Commissario generale alle Belle Arti e ai Musei del Comune di Amelia, ci propina quotidianamente dosi di merda dimenticandosi di essere un uomo delle Istituzioni.
Un giorno augura a un avversario politico di “essere sommerso da una pioggia di merda”; un altro dice agli elettori del Movimento di “essere dei pezzi di merda” senza dimenticarsi di definire il loro leader uno “stronzetto malcagato”. E così, tra un’immagine televisiva dei suoi bisogni corporali e delle sue abluzioni, un’accusa al magistrato antimafia Di Matteo di aver “beneficiato delle minacce di morte di Riina”, un post offensivo sulla figlia di Gino Strada, non vorremmo che qualche schizzo della suddetta materia cadesse anche sul Comune di Amelia, che il nostro assente Commissario ancora rappresenta.
Confessiamo di non riuscire a capire quale nobile disegno o quale alto significato si celi tra le righe delle sue esternazioni ma di sicuro questa strategia fecale (“tentata” negli scorsi giorni anche dall’Amministrazione in Via Primo Maggio) non ha prodotto risultati tangibili né per le belle arti né per il turismo, visti i disastrosi risultati del 2017 che vedono un calo del 10% degli arrivi e del 8,84% delle presenze (espresse in giorni) rispetto al 2016, l’anno del terremoto(!) e certificano il fallimento della politica turistica e di rilancio dell’immagine di Amelia di questa Amministrazione. Per tutto questo presenteremo nel prossimo Consiglio una mozione di censura e chiederemo la rimozione del Commissario.
Movimento 5 Stelle Amelia
Gianfranco Chieruzzi Romano Banella