Terni, Vittoria storica del M5s: «Addio ai furbetti del consiglio»

Terni, Vittoria storica del M5s: «Addio ai furbetti del consiglio»

Terni, Vittoria storica del M5s: «Addio ai furbetti del consiglio»
Il M5S è riuscito ad ottenere quello in cui nel corso delle scorse consiliature altri avevano fallito

da Gruppo Consiliare M5s Terni
Nella seduta di Consiglio odierna è stata approvata la modifica del Regolamento del Consiglio Comunale, all’art.33 avente per oggetto il “diritto al compenso”, conseguentemente agli atti d’indirizzo presentati dal M5S e approvati a maggioranza. Da oggi, per poter vedere erogato il gettone di presenza i consiglieri comunali dovranno partecipare al 70% della durata delle sedute di commissione e di consiglio.

Una misura che impone il rispetto delle Istituzioni e dei cittadini e che estirpa definitivamente il degrado morale di chi partecipando solo per alcuni minuti alle sedute, senza nemmeno avere cognizione di causa degli argomenti posti in trattazione, con una sola firma si vedeva erogato per intero il gettone di presenza.

Questa modifica è potuta avvenire, per scelta della maggioranza, solo attraverso l’istituzione della Commissione speciale per la revisione dello Statuto e del Regolamento, dato che la proposta di delibera del M5S era stata rinviata all’esame di quest’ultima. Per diversi mesi l’elezione del presidente della Commissione è stata bloccata per il rifiuto netto da parte dei gruppi di maggioranza di votare l’unica candidatura disponibile avanzata dal M5S, quella del consigliere Thomas De Luca. L’empasse è stata superata attraverso la candidatura del consigliere Franco Todini, unico nome favorevole al PD. Il consigliere Todini aveva però espresso una condicio sine qua non: per essere disponibile doveva essere reintrodotto il gettone per la partecipazione alla Commissione speciale eliminato da un emendamento della minoranza Dem, al fine di garantire la dovuta dignità alla commissione.

Il rapporto costi benefici, fra una commissione che avrà durata temporanea e la possibilità invece di stroncare definitivamente i “furbetti del gettone”, ha portato il gruppo M5S, nel pieno rispetto del programma elettorale ad approvare e dare il proprio voto favorevole all’elezione alla presidenza di Franco Todini. Il rifiuto di queste condizioni avrebbe impedito l’introduzione della riforma del 70%.

Il M5S è riuscito ad ottenere quello in cui nel corso delle scorse consiliature altri avevano fallito, con un enorme sperpero di soldi pubblici. La nostra presenza in Consiglio ha imposto un’etica politica che alcuni non riescono proprio digerire…ma dovranno prima o poi farsene una ragione.

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